STEFANO JACURTI A VERDETTO FINALE RAI UNO

SEGUI VERDETTO FINALE SU RAI UNO?
ECCO LA PUNTATA DOVE INTERPRETO UN PAPY
PREOCCUPATO PER IL FIGLIO AL PC…
CLICCA QUI E VEDRAI STEFANO JACURTI
NEI PANNI DI ALBERTO:)
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DOPO 15 ANNI- GOLDEN CITY TORNA IL WESTERN A TEATRO

 http://dailymotion.virgilio.it/swf/video/xdb6ts

 

 LINK ALTRO VIDEO SU GOLDEN CITY:

http://dailymotion.virgilio.it/video/xdb6si_golden-city-il-western-a-teatro-di_fun

GOLDEN CITY REGIA DI STEFANO JACURTI

CON STEFANO JACURTI- PIKE

ALBERTO MOSCA- RICHARD

ARIANNA CIGNI- JODIE

FRANCESCO LARUFFA- FRANK

REGIA STEFANO JACURTI

AIUTO REGIA DANILA NEGRO

SCENOGRAFIA EMILIANO FERRERA

 GRAZIE AL CALOROSO PUBBLICO INTERVENUTO A GOLDEN CITY!

ECCO IL LINK PER LE FOTO DEL WESTERN A TEATRO:
 
 
 
 
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INFERNO BIANCO A BRESCIA E GOLDEN CITY A ROMA!

AMICI LOMBARDI!
 INFERNO BIANCO WESTERN-
 DOMENICA 11 APRILE
A BOVEZZO BRESCIA
ORE 15- FESTIVAL INTERCOMUNALE
21ESIMA PROIEZIONE SALA DELLE COLONNE
INFERNO BIANCO TORNA IN LOMBARDIA
INTERVENITE!!
 
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IL MIO LIBRO DI RACCONTI WESTERN SULL’ALMANACCO DI TEX !

 
 
IL BAULE NELLA PRATERIA- RACCOLTA
RACCONTI WESTERN
DI STEFANO JACURTI
SEGNALATO SULL’ALMANACCO DEL WEST ORA IN EDICOLA
COME AVVENNE PER INFERNO BIANCO.
GRAZIE A LUCA CROVI E ALLA SERGIO BONELLI EDITORE
SEREL INTERNATIONAL EEDITRICE.COM DI STEFANO TERMANINI
CLICCA QUI SOTTO E AGGIUNGI AL CARRELLO IL MIO LIBRO:
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INFERNO BIANCO A PISA: GAZIE A REBELDIA PER LA 20ESIMA PROIEZIONE

GRAZIE A TUTTA REBELDIA DI PISA 
PER LA 20ESIMA PROIEZIONE DI INFERNO BIANCO!
 

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IL BAULE NELLA PRATERIA- RECENSIONE DI ANTONIO PANNULLO SUL SECOLO 19° E FABRIZIO SALMONI SU AMERICAN WEST

IL BAULE NELLA PRATERIA- RECENSIONE DI ANTONIO PANNULLO
SUL SECOLO 19°
 
 
 
IL TESTO DELLA RECENSIONE SUL BAULE NELLA PRATERIA
 
Cowboy all’amatriciana

L’autore è un esperto di Guerra
di Secessione e delle vicende
degli indiani del Nord America

di Antonio Pannullo

UN BAULE PIENO
DI PRATERIA:
PER CHI ANCORA
SOGNA IL WEST

Stefano Jacurti ripropone in un libro il mito
ormai quasi dimenticato della gloriosa frontiera americana

Una carovana di coloni attraversa le praterie del West
alla ricerca di terre da coltivare.
Alle loro spalle hanno lasciato L’Europa, la carestia,
la sovrappopolazione, le epidemie.
Sognano un futuro nel mondo nuovo.
Da uno di questi carri cade un baule, che viene presto coperto dalla sabbia.
Dentro il baule c’è un vecchio libro dalle pagine ingiallite e sporche.
Dentro il libro ci dono sette storie, storie che raccontano
 la Frontiera americana,
storie di speranza, storie di avventura.
Sette sogni. Due secoli dopo questo baule è stato ritrovato da Stefano Jacurti,
regista, attore, sceneggiatore, scrittore,
ma soprattutto appassionato della storia americana del 1800,
esperto del west, e lui stesso moderno westerner alla ricerca dei sogni
di quegli uomini.
È così che metaforicamente Stefano Jacurti racconta
la genesi del suo nuovo libro,
"Il baule nella prateria", uscito a fine aprile
 per i tipi della Serel International – EEditrice.
Nel libro vi sono racconti del vecchio west,
in cui l’autore ricostruisce l’ambiente e le emozioni di quel mondo perduto,
un mondo che Stefano Jacurti ha per tutta la vita cercato di riportare in vita
con le sue attività culturali:
in teatro, con i libri, e con il suo film Inferno bianco, di due anni fa,
 lungometraggio girato con pochi fondi ma tanta passione e competenza
 trai i monti dell’Abruzzo, per la precisione sul Gran Sasso.
Il film, distribuito in circuiti underground, ha tuttavia riscosso
 un notevole successo tra i cinofili e gli appassionati del genere.
Sono state decine le presentazioni, nel corso delle quali la “squadra”
che ha realizzato quello che sembrava impossibile:
-un western italiano in un periodo di riflusso del west –
ottenendo per giunta un certo consenso.
Inferno bianco, che ha vinto il primo premio “Acec”
al Tentacoli film festival,
 è in realtà l’incontro di due generi,
 il western e l’horror psicologico, ed è il primo “lungo”
di questo tipo dopo molti anni di buio.
“Il Gran Sasso è il nostro Oregon”,
dice Jacurti, che ha già girato un “corto” western Boot hill.
La trama rispecchia l’originalità di questo lavoro:
un archeologo di Boston insieme con la cugina va nel west,
 nell’Oregon,
alla ricerca di una mitica valle dei fossili che gli dia
 il successo e la fama professionale.
Ovviamente ha assoldato sul posto scout e pistoleri
per garantire la spedizione.
Succedono molte cose sui picchi innevati,
inquietanti presenze che attendono nella valle,
ma anche regolamenti di conti e sparatorie molto più terrene e tradizionali.

Lo scrittore ha realizzato un lungometraggio western horror,
intitolato “Inferno bianco”, ambientato nell’Oregon
ma girato sul Gran Sasso

La vera novità di questo film,
che certamente è indipendente poiché non ha ricevuto
 alcun finanziamento, è che la troupe è partita
 da casa propria per andare sul Gran Sasso a girare,
e non da qualche studio di produzione cinematografico.
Stefano Jacurti insieme con Emiliano Ferrera hanno
diretto i dodici attori
in alcuni mesi di lavoro abruzzese, un’avventura nell’avventura.
Inferno bianco ha dimostrato insomma che in Italia è possibile fare
del buon cinema a costi contenuti.

dei mezzi si risponde con la sceneggiatura e le inquadrature.
Il film è in bianco e nero e il regista ci spiega perché:
“Ho voluto girarlo così perché il bianco fosse ovunque.
Può diventare il colore dell’angoscia in un mondo selvaggio come quello del west,
tanto più in questo lavoro dove la Frontiera ha incontrato il mistero”.
Jacurti, cinquantenne cresciuto a John Ford, John Wayne e poi a Sergio Leone,
si dichiara seguace incondizionato di del nostro compatriota,
e Clint Eastwood resta il suo mito.
Inferno bianco da questo punto di vista è pieno di citazioni:
il protagonista Ethan assomiglia a Clint e anche al suo corrispettivo italiano Franco Nero,
mentre il personaggio interpretato da Jacurti evoca Klaus Kinsky
 e il suo bounty-killer predicatore di Il grande silenzio, film italiano
di Corrucci che fu un po’ uno spartiacque, sia per l’atmosfera gotica,
sia perché è uno dei pochi western made in Italy sulla neve.
Altre evocazioni, dice Jacurti,
vengono da "Dead man" e "L’urlo dell’odio",
in cui sopravvivenza e natura selvaggia fanno da padrone.

Strano destino, quello del genere western:
prima è esploso,
ha girato il mondo per decenni,
 poi improvvisamente si è ripiegato su se stesso,
anche negli States.
Oggi se ne producono pochi,
e pochissimi di western puri, perché molti
sono road-movie ambientati nell’800,
 ma il richiamo della frontiera è grande,
e anche il mondo di celluloide non potrà resistere ancora a lungo.
In Italia, il panorama è desolatamente povero,
sia per quanto riguarda i film sia per la letteratura:
la guerra di secessione o la conquista del west hanno poche
righe all’interno dei nostri libri di storia. Qualcosa in più c’è,
ma sempre relativamente,
sulla questione indiana, ma è più un messaggio generale sulle minoranze
 che non una radiografia dettagliata di quell’affascinante mondo perduto
 e dei suoi eroi.
“Ho proposto pubblicamente in diverse sedi –
ci dice Stefano Jacurti – durante le presentazioni del film e
più recentemente nel corso di quelle del libro,
di introdurre lo studio della storia americana nelle nostre scuole,
almeno in quelle superiori.
Oggi è insegnata come qualcosa di avulso,
di molto lontano dalle vicende europee, ma chi conosce la storia sa
che non è così:
 i due continenti sono strettamente intrecciati,
perché il nord America è figlio dell’Europa, di coloro che

"Il regista: “Nel nostro paese
il panorama di questo tipo di film
è desolatamente povero,
anche se c’è qualche timido segnale
di ripresa”

nell’800 e anche in seguito lasciarono un continente vecchio, povero,
percorso da epidemie e da povertà endemica, per cercare
 oltreoceano un futuro migliore, diverso, da costruire con le proprie mani.
Si diceva Sergio Leone: un genio che ha creato un genere tutto italiano,
in seguito apprezzato all’estero, dipingendo il mondo del west in maniera diversa,
più cruda, più rozza, ma in verità più realistica, più vicina a come
 effettivamente dovesse essere la frontiera a quei tempi.
Leone, è certo lui il regista al quale più si è ispirato
 l’autore di Il baule nella prateria per il racconto “Vajas con dios”,
ambientato nelle allora assolate e sperdute lande di nessuno
del confine messicano.
In “Dove arriva quel treno” invece Jacurti immagina che Armonica,
Charles Bronson in C’era una volta il west di Sergio Leone,
 e Jill, Claudia Cardinale,
abbiano una seconda occasione per vivere la loro storia, dopo tanti anni.
“Il vecchio e il puma”, che riecheggia nel titolo il capolavoro di Hemingway
“Il vecchio e il mare”, è un western psicologico, introspettivo, un po’ cupo,
che racconta la fine della Frontiera attraverso la vita e la parabola di un vero,
anziano westerner, la cui morte rappresenta un po’ la metafora della
 fine di un mondo per il quale non c’è più spazio.
 Ambientato nello spettacolare scenario della Guerra di Secessione è
“My apologies, missis Eleonor”, vista però non come generali e battaglie,
ma dal punto di vista del soldato che vuole tornare a casa.
Bello anche “Il libro e la colt”, in cui l’uomo di lettere
 che vive nel west sogna l’azione, posa la penna e imbraccia il fucile.
Che forse è il sogno di tutti noi oggi che
abbiamo guardato i film western:
lasciare i grigi uffici e le strade congestionate
 e cavalcare nelle praterie che non hanno confine.

IL FILM INFERNO BIANCO
( IN BIANCO E NERO)
E’ STATO RAPPRESENTATO
IN TUTTA ITALIA; RICEVENDO
CONSENSI PER AVER
RIPROPOSTO IL GENERE
DOPO ANNI DI BUIO

RECENSIONE DI FABRIZIO SALMONI

SU AMERICAN WEST
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INFERNO BIANCO WESTERN: ROMA(8) MILANO TRIESTE IMPERIA L’AQUILA BOLOGNA RECANATI LUCOLI GRAVINA RIETI FORLI’ CANTALUPO

DOPO: ROMA (8 PROIEZIONI)
MILANO, TRIESTE, IMPERIA
CSP BOLOGNA, L’AQUILA, LUCOLI,
RECANATI, GRAVINA DI PUGLIA,
RIETI, FORLI’ CANTALUPO, PISA
DOVE COLPIREMO LA PROSSIMA VOLTA?
CHISSA’…
GRAZIE A LUCA ANNOVI E A FRANCESCO ZINNO 
E I SUOI AMICI GIUNTI IN RINFORZO
ALLA PROIEZIONE(DAVVERO SPLENDIDA CON IL CINE COLOSSEO
NUOVO DI ZECCA)
A PRESTO SULLE PISTE DEL WEST!
 
  NON DIMENTICARE IL BAULE NELLA PRATERIA
IL MIO LIBRO DI RACCONTI WESTERN!
 
 
 
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INFERNO BIANCO AL CINEMA COLOSSEO

GRAZIE A TUTTI GLI INTERVENUTI ALLA SERATA DI IERI
NELLA FANTASTICA CORNICE DEL NUOVO CINEMA COLOSSEO,
NUOVO APPUNTO DI ZECCA.
CERTO E’ CHE INFERNO BIANCO VISTO AL CINEMA E’ FANTASTICO
PUR CON TUTTI I LIMITI DI UNA PRODUZIONE INDIPENDENTE, CON I GRANDI SCENARI
EVOCATI DAL GRAN SASSO, DEL RESTO IO L’HO PENSATO COSI’,
 UN WESTERN DEVE AVERE I GRANDI SPAZI E COSì E’ STATO ANCHE
PER GLI ALTRI CINEMA DOVE ABBIAMO PROIETTATO.
COMPLIMENTI A PIERA DEGLI ESPOSTI E AL SUO CORTO
PROIETTATO PRIMA DI INFERNO BIANCO.
"PIERA IL BOXER" REGIA DI MANUEL GILBERTI
 
 P.S. Sto scrivendo alle istituzioni abruzzesi per riportare Inferno bianco
a L’Aquila e dintorni. Perchè non l’ho fatto prima?
Perchè avendo girato tutto l’inverno nell’Aquilano, al momento della tragedia
non sapevo che fine avessero fatto gli amici e le persone conosciute,
quindi in quel momento
c’erano cose molto più importanti di Inferno bianco.
Fermo restando che le tragedie restano anche quando non si conosce nessuno in zona,
e appurato che le persone conosciute per fortuna stanno bene, il disastro
del terremoto resta comunque per tanti altri.
Mi auguro quindi, vista la grande reazione del popolo abruzzese,
che presto si torni alla normalità per il bene di tutti.
Se poi Inferno bianco tornerà o meno in Abruzzo dipenderà dalle istituzioni
non da me, perchè scrivendo alle istituzioni, il mio dovere l’ho fatto.
Un caldo abbraccio a tutto l’abruzzo.
Stefano Jacurti
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INFERNO BIANCO AL CINEMA VOLTURNO GRAZIE PER LA BELLISSIMA SERATA

GRAZIE PER LA BELLISSIMA SERATA
CON INFERNO BIANCO
AL VOLTURNO A TUTTO IL GRUPPO
DELLA MALA DISTRIBUTION!
 
 
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IL BAULE NELLA PRATERIA- SU AMERICAN WEST

TUTTE LE FOTO DELLA 3° PRESENTAZIONE
DEL BAULE NELLA PRATERIA
QUI!
 
A FABRIZIO SALMONI E TUTTA LA REDAZIONE
IL MIO GRAZIE,
LA BUSTA CHE E’ ARRIVATA CONTENEVA
UNA GRANDE GIOIA PER LA RECENSIONE
DEL BAULE NELLA PRATERIA
GRAZIE ANCORA A TUTTI!
 
Stefano
 
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INFERNO BIANCO!
TORNA IL WESTERN INNEVATO
A ROMA AL CINEMA VOLTURNO
DOMENICA 10 MAGGIO ORE 21.30
VIA VOLTURNO ZONA TERMINI
VIENI ANCHE TU!
 
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